Milano, 8 ottobre 2025 – “Ancora una volta l’Europa gira le spalle ai territori e a chi lavora la terra. La Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, ha avviato con due anni di anticipo la definizione della nuova Politica agricola comune post-2027, generando forti preoccupazioni tra gli operatori del settore. L’ipotesi di accorpare in un unico fondo europeo la politica agricola e quella di coesione rischia di penalizzare duramente l’agricoltura italiana e di ridurre i finanziamenti ai progetti territoriali, destinando le risorse a programmi come Rearm Europe per l’acquisto di armamenti. È una deriva inaccettabile, che snatura la missione originaria della Pac e colpisce chi produce, coltiva e presidia i nostri territori”. Lo dichiara Giovanni Malanchini, consigliere regionale della Lega, responsabile Agricoltura della Lega Lombarda e membro del Comitato europeo delle Regioni, dopo l’approvazione in Aula della sua mozione a difesa dell’agricoltura italiana e contro le politiche europee penalizzanti per il comparto.
“La mozione approvata oggi in Consiglio regionale – prosegue Malanchini – è un atto politico chiaro: Regione Lombardia esprime la propria ferma contrarietà alle ipotesi di riforma della Pac proposte dalla Commissione e chiede al Governo italiano di difendere con forza, nelle sedi europee, gli interessi degli agricoltori italiani. Bruxelles sta cercando di accorpare i fondi, ridurre i budget agricoli e togliere poteri alle Regioni per accentrarli nei governi nazionali. Ma l’esperienza lombarda dimostra l’esatto contrario: gli enti territoriali sono più vicini ai bisogni reali e in grado di intervenire con maggiore efficacia e rapidità”.
“Le politiche europee, sempre più ispirate da una visione ideologica e distante dalla realtà, stanno imponendo vincoli ambientali e burocratici che stanno affossando il lavoro degli agricoltori. Le continue mobilitazioni delle scorse settimane dimostrano un malessere profondo, alimentato dalla percezione di un disinteresse delle istituzioni europee verso il comparto primario. L’agricoltura non può essere trattata come un problema, ma come una risorsa strategica per la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la coesione territoriale. Da parte mia – conclude Malanchini – continuerò questa battaglia anche al Comitato europeo delle Regioni, dove sono stato nominato relatore ombra sul parere relativo alla nuova Pac. La Lombardia è pronta a difendere in tutte le sedi opportune la competitività della filiera agroalimentare, promuovendo l’introduzione di clausole di reciprocità nelle relazioni commerciali e opponendosi a politiche dannose o penalizzanti per il comparto”.



